Utile et Umile, anche troppo?

La Fontana del Toro, uno dei simboli della nostra città compia 80 anni. Come testimonia l’epigrafe è stata inaugurata l’anno 8 dell’Era Fascista, il 28 ottobre 1930, data dell’anniversario della Marcia su Roma; l’acqua era una potentissima arma di propaganda nella Puglia sitibonda.

La lode all’umile, utile, preziosa e casta Sor Acqua, dal Cantico delle Creature, recita così: Laudato si’, mi’ Signore, per sor Aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

L’acqua della fontana, nella sua umiltà è stata dimenticata da molti: i potenti e i prepotenti arrivano agli iper con il SUV per caricarsi di acqua miracolosa, per farsi puliti dentro e belli fuori, e dimenticandosi dell’altra acqua, umile ma tanto preziosa nel passato, dimenticano, negano o ignorano anche il proprio passato. Sarà proprio l’avversione verso i ricordi della miseria lasciata sulle spalle a spiegare l’odio e indifferenza verso il centro antico. Nella piazza, ricordata nei discorsi elettorali ma lasciata nel dimenticatoio nella vita quotidiana della città, la fontana ha smesso di funzionare senza che nessuno se ne accorgesse: nell’acqua stagnante della vasca, imbrattata da escrementi, crescono le alghe e si annidano le larve di zanzara.

Katja Huovinen

Articolo su La Gazzetta del Mezzogiorno

4 pensieri su “Utile et Umile, anche troppo?

  1. roberto

    Esistono anche le cose brutte, impariamo a riconoscerle per cortesia. La fontana del toro è un schiaffo alla nostra piazza meravigliosa, fuori dal contesto, fuori dal gusto. Andrebbe rimossa subito. cordiali saluti

  2. Comitato ZTL

    La bellezza o la bruttezza di un monumento non può essere il motivo per trascurarli se sono pezzi di storia, perché la bellezza… degustibus!

    Al massimo, cerchiamo di abbattere le bruttezze prima che diventino tasselli della nostra storia 😀

    KH

  3. Maria Rosaria

    Clof, clop, cloch,
    cloffete,
    cloppete,
    clocchete,
    chchch…
    Mia povera
    Fontana,
    il male
    che hai
    il cuore
    mi preme.
    Si tace,
    non getta
    più nulla.
    Si tace,
    non s’ode
    romore
    di sorta,
    che forse…
    che forse
    sia morta?
    (Aldo Palazzeschi
    La fontana malata)
    Ma la Nostra “fontana malata” è forse da intendere come simbolo della condizione di “malattia” e di non partecipazione alla vita civile e sociale di questa Città?
    A noi “sognatori” ci piace pensare che il TORO si sia stancato di far zampillare acqua e sia andato in ferie in una limpida località balneare!!!

  4. Maria Rosaria

    Rispondo al commento proposto su L’Ora Web

    “All’architetto Katja Huovinen. La pregherei di leggere appena può, nello stesso sito dell’Ora Web il pezzo “Alla ricerca de ‘La fonte meravigliosa’”. E’ proprio l’acqua, l’elemento da interpretare diversamente, magari riscoprendola come concetto e vettore intellettuale. Parli con i suoi colleghi e insieme parlate alla città con un organo di infomazione vostro. Un foglio, periodico, dove scrivere il potere strutturante del pharmacon ‘acqua’; eterno veleno e rimedio di questa meravigliosa città.
    Paolo Marzano dell’Osservatorio sulla Città – Nardò(Le)”

    …i puntini sulle “i”…

    Al sig.r Paolo Marzano dell’Osservatorio sulla Città – Nardò (Le).
    Le rispondo in qualità di collega dell’Architetto Katja Huovinen.
    Ci tengo a precisare che il gruppo Comitato ZTL casualmente è stato costituito da Architetti, infatti meglio sarebbe se venissimo considerati cittadini che prestano particolare attenzione al Centro Storico. E non sia altro che per scelta dei siti di localizzazione ci capita molto spesso di comunicare, decidere ed agire insieme.
    In riferimento al suo commento, a parte l’aver citato le realtà urbane presenti nella nostra città (cit. “tra le importanti fontane a Nardò (quella degradata del Toro in piazza Salandra, quella inserita sulla ‘villa’ in via XX settembre e quella in decomposizione in piazza Diaz)”), non riesco a trovare altra attinenza con l’articolo scritto dalla Collega sul Nostro blog.
    Certo l’elemento comune è l’’acqua’, ma lei, nell’articolo di riferimento, denuncia l’abbandono, il degrado e le eventuali proposte per un concorso ad idee per la riqualificazione dell’area interessata, oltretutto si parla di una fonte naturale. Il Comitato ZTL, mentre, in questo caso denuncia l’abbandono e il degrado in cui versa da quasi un mese la Fontana del Toro in Piazza Salandra, simbolo araldico della Città di Nardò.

    A questo punto mettere i puntini sulle “i” mi sembra doveroso e citando quello che ho commentato in merito all’articolo della Collega e sintetizzando il significato dello stesso: “Ma la Nostra “fontana malata” è forse da intendere come simbolo della condizione di “malattia” e di non partecipazione alla vita civile e sociale di questa Città?”

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